Prima casa, tutte le agevolazioni per gli under 36

Un sostegno ai giovani, è questo l’obiettivo del Governo Draghi. Forte di circa 40 miliardi di dote ha predisposto delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa per gli under 36. Tutti coloro che sono interessati potranno beneficiare dell’esenzione dall’imposta di registro, di quella ipotecaria e di quella catastale. L’esenzione però non si applica in caso di acquisto di Abitazioni signorili (A1), ville (A8) e Castelli (A9). Dalle indiscrezioni pubblicate, si prevede una corsia preferenziale per gli under 36 per  l’accesso al Fondo di garanzia per la prima casa.

Fondo di garanzia

Il Fondo di garanzia è un fondo statale gestito da Consap. Interviene garantendo il 50% della quota capitale dei mutui richiesti, rendendo così più semplice l’accesso al credito. Per coloro di età inferiore ai 36 anni si prevedono due ipotesi per accedere a questo speciale strumento:

  • estensione dell’accesso in via prioritaria al Fondo ai giovani di età inferiore ai 36 anni
  • accesso in via prioritaria al Fondo di garanzia per la prima casa anche ai giovani di età inferiore ai 36 anni, fino al 31 dicembre 2022

È previsto anche un rifinanziamento per il 2021 della dotazione del Fondo. La proposta normativa valuta la necessità di ulteriori 55 milioni di euro per il 2021.

Il presidente del Consiglio Mario Draghi aveva annunciato inoltre in conferenza stampa alcune priorità. Il premier aveva anticipato l’utilizzo di altre risorse per aiutare i giovani a contrarre un mutuo per acquistare una casa. E in particolare – aveva aggiunto – “oltre a significative agevolazioni fiscali, per pagare un anticipo, grazie alla introduzione di una garanzia statale”.

Imposte indirette

Per favorire l’autonomia abitativa dei giovani, si punta anche ad agevolazioni in materia di imposte indirette. Ovviamente sempre per l’acquisto della “prima casa di abitazione” da parte di acquirenti che non hanno ancora compiuto 36 anni nell’anno in cui l’atto viene stipulato. L’esonero riguarda l’imposta di registro e quelle ipotecaria e catastale. Le agevolazioni si applicano agli atti stipulati nel periodo compreso tra la data di entrata in vigore del decreto Sostegni bis e il 31 dicembre 2022.

Allo studio anche un’agevolazione per corrispondere l’imposta sul valore aggiunto. Verrà riconosciuto al giovane acquirente un credito d’imposta di ammontare pari all’Iva corrisposta in relazione all’acquisto. Il credito d’imposta può essere portato in diminuzione dalle imposte di registro, ipotecaria, catastale, sulle successioni e donazioni dovute sugli atti e sulle denunce presentati dopo la data di acquisizione del credito.

Oppure può essere utilizzato in diminuzione delle imposte sui redditi delle persone fisiche dovute in base alla dichiarazione da presentare successivamente alla data dell’acquisto o utilizzato in compensazione (dlgs 241/97).

Prevista anche l’esenzione dall’imposta sui finanziamenti sostitutiva delle imposte di registro, di bollo, ipotecarie e catastali e delle tasse sulle concessioni governative, fissata in ragione dello 0,25 per cento dell’ammontare complessivo del finanziamento. L’agevolazione riguarda i finanziamenti relativi agli immobili abitativi agevolati (prima casa di abitazione).

Le eccezioni da considerare

Tutte le agevolazioni non sono previste per abitazioni di:

  • categoria catastale A1 (Abitazioni di tipo signorile)
  • A8 (Abitazioni in ville)
  • A9 (Castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici)

Inoltre riguarda anche agli atti traslativi o costitutivi della nuda proprietà, dell’usufrutto, dell’uso e dell’abitazione relativi alle stesse. Un altro importante dettaglio riguarda il periodo di fruizione delle agevolazioni. Il comma 4 della disposizione pone un limite temporale preciso. Fanno fede gli atti stipulati nel periodo compreso tra la data di entrata in vigore della norma e il 31 dicembre 2022.